Poteva prendere il treno

agosto 26, 2009

Alemanno perde un’ora aspettando i bagagli dopo un volo Venezia Roma.

Un consiglio: la prossima volta che deve andare a un funerale di un ex – Decima Mas, se è nei dintorni di Padova o Venezia, prenda l’Eurostar (alle sei e mezza c’è la Freccia Rossa, in 3 ore e mezza sei in centro a Roma), farà sicuramente prima, anche senza il ritardo dei bagagli, e forse spenderà anche meno.

Che poi dicono che siamo noi contro l’alta velocità e che Alitalia l’hanno salvato solo per far muovere i politici.


Italia del rugby: si può crescere ancora un po’

novembre 9, 2008

Ieri ho avuto la fortuna di assitere, allo stadio Euganeo di Padova, al test match fra Italia e Australia.

L’Italia ha giocato una grande partita ed ha avuto la vittoria ad un passo: prima la trasformazione sbagliata di Marcato, poi la punizione a dieci minuti dalla fine sbagliata da Orquera (e sarebbero stati 5 punti di vantaggio), poi, subito dopo, quella battaglia a due metri dalla linea di metà aussie. Grande partita dell’Italia, ma vanno evitati i trionfalismi. I Wallabies avevano metà squadra titolare rispetto a quella che stava battendo gli All Blacks (anche se rimangono pur sempre l’Australia), e gli ultimi dieci minuti hanno dimostrato di avere più esperienza e sangue freddo.

L’Italia ha difeso alla grande, ma ha creato poco e non abbiamo dato il massimo nelle mischie ordinate e non (Castro, torna presto!), ma ci sono sicuramente elementi positivi. Masi come estremo gioca assolutamente meglio di Masi apertura, Marcato è stato grande, tranne qualche calcio di allegerimento non venuto benissimo, ma si è riscattato con un gran drop, Orquera ha messo dentro dei bei calci e in generale l’Italia è stata una squadra che, a parte qualche errore, ha tenuto testa agli australiani.

Riguardo all’arbitraggio, non per recriminare, ma per raccontare le cose come sono andate, c’è da dire che effettivamente la seconda metà australiana doveva essere annullata, e anche la prima è forse viziata da un fallo su Marcato. Ma anche altri piccoli errori, tipo una touche non data agli italiani con un giocatore che clamorosamente esce con la palla dopo un rinvio, il guardalinee alza la bandierina, ma secondo l’arbitro era già fuori e quindi si finisce a giocare una touche australiana nei nostri 22 anzichè una touche nostra nella loro metacampo.

I fischi: forse in tv si sono sentiti molto, ma allo stadio era sicuramente una piccola minoranza, che pian piano veniva zittita dal resto dello stadio. Comunque i punti degli avversari sono  stati sempre applauditi dal pubblico che alla fine ha reso omaggio con standing ovation ai Wallabies che hanno ricambiato con applausi di ringraziamento.

Al solito il terzo tempo è stato grandioso, anche se i giocatori non si sono fatti vedere. Ho scambiato la sciarpa appena comprata con uno dei pochi australiani, ma purtroppo era difficile fossero di più!

Ora continuiamo con gli altri test match, ma ricordiamoci che il 6 Nazioni è un’altra cosa. L’Italia è cresciuta, ma dobbiamo e possiamo crescere ancora di più.


A mezzanotte tutti a letto

luglio 31, 2008

A mezzanotte tutti a letto
Luglio 31, 2008

Antefatto

Anche l’erba di Prato delle Valle, dopo i bar del centro, chiuderà a mezzanotte. Questa l’ennesima trovata dei nostri assessori per tutelare il decoro urbano. “In Prato” non ci si potrà più stendere sull’erba dopo mezzanotte, orario ormai ufficiale del coprifuoco cittadino. I nostri amministratori hanno deciso di intervenire garantendo la presenza di controlli da parte delle forze dell’ordine per vigilar il rispetto delle nuove norme.

Ma, ci chiediamo, con le stesse forze non si potrebbero controllare e sanzionare coloro che oggi lasciano bottiglie e lattine quando abbandonano l’isola Memmia? Non capiamo perché si debba intervenire in maniera repressiva quando un maggiore controllo della zona porterebbe il medesimo risultato (l’Isola Memmia pulita) senza punire i molti, giovani e non, che rispettano il verde pubblico e correttamente gettano i vuoti nei cestini?

Continua qui.


Altro che Leone d’oro

luglio 17, 2008

Se qualcuno pensava che il massimo livello della cultura cinematografica veneta fosse la mostra del cinema di Venezia, ebbene si sbagliava.

La provincia di Padova ha finalmente deciso di investire sulla cultura dei propri giovani, dando l’opportunità a cineasti in erbe di creare arte utilizzando i potenti mezzi del nuovo secolo.