Povia, google, youtube e l’italiano corretto

agosto 3, 2009

Considerando che è agosto mi permetto di dire che malingut ha una notizia bomba. Eccola.

Un paio di giorni fa stavo cercando la parodia di Luca era gay fatta da Elio, che posto qui sopra.

Ora, voi vi sarete accorti che da un po’, sia Youtube che Google danno dei suggerimenti nei termini di ricerca. Praticamente, come è scritto qui, se vi mettete a cercare una parola su google, google vi dà un suggerimento sulla base di una media delle ricerche già effettuate. Praticamente, se provate a scrivere Vasco, google immagina già che voi state cercando Vasco Rossi.

E proprio mentre stavo cercando Luca era gay Elio, ecco la sorpresona:

ELIO

I suggerimenti che google dà per Luca era gay sono due:

Luca era gey e Luca era gaj. Su Youtube  la seconda è sostituita dal suggerimento Luca era ghei.

Evidententemente la stastistica ci dice che chi ascolta Povia è un po’ ignorantello. Del resto è anche vero che di solito i pregiudizi sono figli dell’ignoranza. Quindi, se mai Povia leggerà questo post, accetti un piccolo consiglio: nei suoi concerti canti pure per i suoi fans la storia del piccione e di Luca. Ma poi, a fine concerto, inviti il pubblico ad andare a studiare un pochino. Sarà meglio per tutti, ve lo assicuro.

Update Pare ci sia un’altra spiegazione (forse ben peggiore). Leggete i commenti


Oh che sorpresa

gennaio 13, 2009

Sarò out, ma io non lo sapevo che quelli di google avevano un blog.


Il pelo nel Google

settembre 4, 2008

Lo so che, dopo averne parlato qui, qui e poi qui, rischiamo di fare noi la figura degli ossessionati. Ma stavolta non è dei nostri affezionati lettori giunti tramite Google che voglio parlare. Non di te che oggi sei arrivato qui cercando figa con pelo, neanche del tuo amico più esigente che cercava figa con molto pelo e neanche dei vostri amici più originali, quello che cercava nonna pelosa e quello che cercava ragazze russe con la fica pelosa.

Oggi si parla di Google. Quel motore di ricerca ormai tanto importante nella vita di tutti noi che uno dei nostri lettori ieri è arrivato a porre a lui l’inquietante interrogativo: che dice la figa?
Non lo so, sarà che è un po’ che non la vedo, gli potrei rispondere. Ma non l’ha chiesto a me, l’ha chiesto a Google. E lui forse potrebbe rispondergli, dato che dell’argomento sembra saperne.
Un altro anonimo visitatore, infatti, ieri è arrivato quindi cercando paolo ferrero blog luoghi della fregna. Allora: evidentemente si tratta di uno che prima aveva cercato il blog del segretario di Rifondazione Comunista e poi, soddisfatte le sue esigenze di informazione politica, è passato a cercare la fonte a cui placare altra sete, senza cancellare la ricerca precedente. Capita. Il problema è che la parola fregna non compare mai in questo blog, rigorosamente settentrionale, come si può scoprire qui. Però se si ripete la ricerca effettuato dal nostro anonimo visitatore, effettivamente si può arrivare a un post firmato dal sottoscritto.

Evidentemente il celeberrimo algoritmo di Google, quello più segreto della ricetta della Coca-Cola, nei suoi meandri più nascosti, contiene anche l’equivalenza fregna=figa. Il più famoso motore di ricerca al mondo si preoccupa di tradurre i diversi modi in cui si definisce l’organo genitale femminile in giro per l’Italia.
È la prova provata: the Internet is for porn.


Google come porta dimensionale

agosto 24, 2008

Esistono mondi paralleli. Uno può cercare di interessarsi a tutto, come il sottoscritto, di conoscere qualsiasi cosa, anche i meandri più torbidi della cultura popolare. Ma ogni tanto si trova a sbattere il naso contro la cruda realtà.

Se una domenica pomeriggio uno vuole fare 10 minuti di pausa con la chitarra, e gli viene la curiosità di cercare gli accordi di una canzone, cosa può fare se non cercarla su Google?
Scoperta: se si cerca “Sei ottavi” sul motore di ricerca più usato al mondo, il primo risultato è un gruppo “vocal swing” che ha partecipato a X-Factor. C’è un mondo parallelo al mio, fatto di persone per cui la musica è X-Factor, e non gli accordi di Sei ottavi. Prendiamone atto.