C.V.D.

Purtroppo il post precedente, benchè scritto ieri, è stato pubblicato solo oggi, dopo le dichiarazioni di Walter. Avavamo però visto quasi giusto perchè il segretario del PD aveva infatti dichiarato “E’ la conferma della disponibilita’ a cercare una soluzione”. E’ però andato oltre, affermando che riguardo a quanto dichiarto da Berlusconi, considera “le affermazioni di ieri non accettabili”. Per la serie: ora che anche Silvio ha pubblicamente ammesso di aver detto una cosa improponibile, posso dirlo anch’io. A cuor leggero.

3 Responses to C.V.D.

  1. dedalus ha detto:

    capisco benissimo che Veltroni (non lo conosco, preferisco chiamarlo per cognome), nel momento stesso in cui è diventanto segretario del Pd, sia diventato, per una sinistra “radicale” in preda ad una profonda crisi di identità, il nemico pubblico numero uno. comprensibilissimo, fin troppo..

    ma da qui a bollare ogni sua uscita e ogni suo silenzio come indice di filo-berlusconismo mi sembra paranoico. tutto e sempre all’insegna del complotto, dell’inciucio, del marcio.. è pure stato sfoderato il termine “veltrusconismo”. davvero geniale!

    è così difficile capire che quel mentecatto di Berlusconi è alla frutta e che se non si riesce, “pacatamente, serenamente” a tenerlo buono come si fa con i malati di mente, una riforma elettorale degna di questo nome non ce l’avremmo mai?

    lo so, è bello ironizzare su Veltroni, è molto “radicale”, è molto divertente, rimalza come un pungiball. però, mentre noi qui si sta qua a scherzare, lui è lunico che sta lavorando seriamente per un compromesso in grado di darci una dignitosa legge elettorale. questa, piaccia o no, è l’arte della politica. poi passerà alla storia come uno “sporco compromesso veltrusconista”, ma ci salverà il culo..

  2. lussu ha detto:

    Non si tratta di fare ironia su Veltroni. Nemmeno di voler essere radicali.
    Infatti l’atteggiamento meno ben visto da Veltroni è quello di Prodi, non certo un radicale, il quale però, su questioni fondamentali come la legge sul conflitto d’interesse, è molto chiaro, e almeno a parole non accetta compromessi. Fare la legge elettorale è importante, ma se si fa una legge senza cambiare il sistema (quindi questioni come la legge sulla tv) ci troveremo con una legge fatta per essere raggirata che sulla carta avrà salvato il culo, ma nella realtà avrà fatto ben poco.

  3. dedalus ha detto:

    perchè secondo te la situazione televisiva italiana a Veltroni piace? quando mai sul conflitto di interesse Veltroni è stato poco chiaro?

    si tratta di priorità e strategia, elementi che un politico non può non considerare in nome di astratte verità. è ovvio che, in astratto, è giusto – anzi giustissimo! – appontare la riforma sulla tv. meno ovvio è discuterene ora, in una fase delicatissima in cui si discute con il nemico (quello vero..) di riforma elettorale e si scorge finalmente all’orizzonte un margine per il compromesso. in sostanza, ora la priorità non può che essere la riforma elettorale e la strategia quella di tenersi buoni Berlusconi (oltre a Casini, Fini, ecc).

    poi se il governo regge (e reggerà) all’approvazione della riforma elettorale bene: riforme istituzionali, riforma tv, ecc. se invece cade per via della lungimiranza di buontemponi che vanno predicando il “premio di minoranza” (Pecoraro, Diliberto e Mastella), si andrà a votare con un legge elettorale quantomeno dignitosa, in grado di dare un minimo di governabilità. e così Veltroni premier, governo Pd-Prc, via le ali (Mastella e Pecoroni vari). questa è la strategia di Veltroni, nè scemo nè berlusconista..

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